Questo è il periodo ad hoc… non so da quanti anni me lo ripetevo. Marzo-aprile. Poi solo mormore. Con Alessio (mormorona) ci frequentiamo da poco ma è come conoscerci da una vita, ci separano un paio d’anni d’età. In comune la passione per il mare e per il pesce della vita. Purtroppo ultimamente solo scarne fortune, qualche oratella qualche mormoretta ma niente di rilevante.
Quest’oggi ci riproviamo, il meteo è ottimale: piattone. In nottata è poi previsto peggioramento in quanto è in arrivo una sciroccata primaverile (già c'ho sbattuto il muso, alghe alghe alghe).
L’organizzazione è quella delle grandi giornate, vogliamo fare una diurna bella lunga ed eventualmente un paio di ore serali. Appuntamento da me non troppo presto. Esca al minimo sindacale in quanto in spiaggia faremo i granchi oltre, alcuni li ho già con me mezzi vivi reduci dall’ultima battuta.
La strada che ci divide dallo spot prescelto è tanta e la ScerMobile cilindrata 900 o giù di lì fatica un po’, stiamo stretti ma al contempo non lo notiamo, l’adrenalina è a mille (della serie la radio che la accendiamo a fare). Arriviamo in spiaggia per le 9, montiamo mooolto con comodo - siamo lenti ora figuriamoci fra qualche decina di anni. C’è poca attività a mare, appena arrivati abbiamo entrambi notato qualche sbollata sull’acqua segno che qualche predatore è in giro (serra?) e questo da un lato ci allieta dall’altro meno anche perché le mire almeno in diurna sono altre.
C’è da superare una secca sulla media distanza per piazzare le nostre esche nel punto X (almeno per come la vedo io). Non è troppo complicato per lui che è un discreto lanciatore e utilizza ripartite e rotanti, lo è invece per me che ho telescopiche/3 pezzi. Metto due a bibi e due a granchio, lui inizia se non erro due ad arenicola ed una a granchio (così vediamo subito se i granchi sono attivi sulla vermaglia). Tutto tace. Pardon… tutto tace, ZERO granchi. OK.
Giro di caffè per noi, controlliamo le esche leggere e notiamo che i bibi sono intatti, la sua arenicola un po’ meno, non sono granchi ma minutaglia di quella proprio mini. I finali lavorano benissimo, c'è una lievissima corrente a mare che li distende a patto di essere oltre la secca. Nessun problema per lui, io ho qualche difficoltà in quanto ho due biccette che mi costringono ad utilizzare piombetti, e i pochi nodi di vento frontale fanno il resto.
E’ lui il primo ad aprire le danze, nell’ora calda spiaggia un simpatico fragolino da porzione che ha gradito l’arenicola ed ha guadagnato l’attenzione della vetta della sua Penn. Bene, ciò ci rende anche l’idea del fondale su cui stiamo pescando (o quanto meno lui
). Siamo contenti, ed al contempo mi viene da pensare se è il caso di scendere come dimensione dei finali e selettività di esca. Alla fine tra svogliatezza e voglia di sognare non cambio strategia.
Controllo canne, iniziamo da quella a sinistra…….. ZZZZZZZZZZZZ!!! La canna di fianco piegatissima e mulinello che sfriziona in grande stile…. C’è il granchio… solo lei può essere! Ferratina e parte un combattimento superdivertente, stimo il pesce “canna in mano” fra il kg e il kg e mezzo. Va tutto a sinistra e poi sembra venire docilmente, poi si impunta sulla secca, ma riesco a fargliela scavallare alzando un po' la canna e viene abbastanza regolare… cambia direzione facendomi una fuga a destra e che cavolo succede?!? Si incaglia a meno di 10 metri da riva in non so cosa! Smadonno in cambogiano (ho seguito un corso apposito), guardo in acqua e vedo una padellona spadellare… mi infervoro, guardo Alessio e ci capiamo al volo “Entro in acqua!”. Alessio prende la canna in mano per tenere il filo giusto in tiro e sentire se c’è ancora il pesce… io mi svesto in 1,2 nanosecondi manco fossi un diciottenne che si ritrova Eva Henger nuda davanti. Mi tuffo, acqua freddina (ma chi cavolo lo sente ‘sto freddo!!!) arrivo lì e per fortuna avevo lo snodo del trave quasi a pelo d’acqua… è il piombo ad essersi incagliato, prendo il terminale in mano - la taro stile frizione SCHIMANO©. Il pesce aggalla, è più piccolo di quello che avevo visto a riva, gli infilo il pollice in una branchia e mentre è lì a pelo d’acqua si slama, mantengo la calma, lo tengo sollevato dall'acqua e raggiungo il bagnasciuga… è fatta!
Siamo contenti. Io sono super appagato, per me può chiudersi lì ma lui giustamente mi fa notare che potrebbe girarne qualcun'altra, e io do ragione a lui ma anche al mio cuore che batte a mille e sa che quel momento significa tanto dopo 9 anni che pesco e non ne avevo mai presa una di taglia decente (so che non è un pesce eccezionale, ma lo è per me e per la mia sfiga).
La stimiamo 1,2-1,3 kg, a casa segnerà 1,150 kg. Bellissima livrea.
La giornata è comunque lenta, non avremo altre partenze nel breve ma al contempo per tutto il pomeriggio ZERO attività di granchi sulle esche. Io nel frattempo passo a tre canne a granchio e la più leggera, non riuscendo comunque a superare la secca, la tengo a bibi ad una decina di metri da riva.
Alle 18 è di nuovo la Penn di Alessio a dare segni di vita, mangiata mooolto timida, mi chiama per segnalarmi che ha qualcosa di carino in arrivo… eccoci è un’altra reginetta, più piccola ma è sempre un piacere tirarla fuori dall’acqua, e ti fa capire la potenzialità dello spot (totalmente nuovo per lui). Ha mangiato su bibi.
Mi complimento con lui, siamo felici la giornata in spiaggia nel nostro piccolo ha ripagato entrambi… qualche vetta si è mossa.
Restiamo per tentare qualche serra primaverile al cambio di luce con i tranci ma al contempo la giornata a pesca è stata lunga e il sole ci ha cotti per benino; c’è poi un bel po’ di strada da fare. Alle 9 iniziano le operazioni di smontaggio lento (è sempre un piacere farlo dopo una giornata così).
In auto ci divertiamo con il ripercorrere il momento tragicomico del mio tuffo in acqua con spiaggiamento a mano e con l’ammirare i “pezzi di carne” che – purtroppo - affollano i lati delle statali romane. Poi ci si saluta e ci si da appuntamento presto per un nuovo tentativo.
Che bella la nostra passione.
